Nel corso della visita apostolica di Sr. Tiziana Merletti alle comunità di Pistoia e Assisi le suore hanno avuto l’occasione di riflettere e confrontarsi sul tema del Discernimento Francescano. È stata un’opportunità per lasciare che lo Spirito le aiutasse a cogliere in modo nuovo lo stile del Discernimento di San Francesco e Madre Francesca.
Ecco alcune delle loro risonanze:
Sento che davvero il discernimento fa parte del nostro vissuto quotidiano. Alla luce delle parole di Madre Francesca: “Infiamma il mio Cristo in me!”, posso dire che in questo momento della mia vita la cosa più importante è centrare tutto ciò che ho e che sono in Dio. Solo nella Sua Volontà trovo la risposta alle fatiche e ai dubbi, che man mano affiorano nel mio cammino, ma anche tante conferme che mi mostrano l’unico bene, che è Dio. Penso che la conoscenza di sé aiuti a non sottovalutare il mondo che si muove dentro di noi e condividerlo con i fratelli in comunione con Dio è la sola via per amare e difendere la vita in tutta la sua globalità.
- Sr. Barbara Torregrossa, SFP
Sono stata contenta di essere andata ad Assisi, luogo in cui San Francesco ha vissuto il vero discernimento. Ho pensato a tutte le volte che si era recato in solitudine e preghiera chiedendo alla Santissima Trinità luce per se stesso e per il gruppo di frati che lo seguivano. Mi ha fatto pensare a Madre Francesca e al suo rapporto con Gertrude; al momento in cui si è recata a Liegi per trovare, attraverso la preghiera, le linee guida per la comunità nascente; a tutti quei momenti di solitudine, sofferenza e incomprensione che ha vissuto per portare avanti l'opera di Dio.
Prima di quell'incontro ad Assisi pensavo che che le decisioni spettassero sempre alla Leadership Congregazionale. L'incontro mi ha fatto rinascere, ho colto l’importanza del discernimento sulle decisioni da prendere per il bene comune, la bellezza dello stare insieme.
Le parole di Madre Francesca "Infiamma il mio Cristo in me!", hanno suscitato in me un impegno maggiore e la responsabilità ad accogliere, attraverso un serio discernimento, i Doni dello Spirito Santo.
- Sr. Viera Farinelli, SFP
Mi colpisce come tutta la vita di San Francesco si sia svolta alla presenza di Dio e nella ricerca del Suo volere: questo ha dato luce e frutto abbondante al suo vivere e al suo agire, perdurando nel tempo.
Un semplice mettersi davanti a Dio, quello di S. Francesco, “ignaro” di ciò che questo suo essere avrebbe continuato a suscitare lungo il susseguirsi dei secoli, facendone “storia” di salvezza.
All’opposto, la mia esperienza di oggi è di vivere “ignara” che in Francesco anche noi avevamo iniziato questo cammino e che non basta imitare il “Poverello” ma accompagnarlo nella sua esperienza e proseguire con lui.
Da qui la responsabilità del vivere e delle scelte: non per vedere i risultati, ma perché vivere e scegliere permettono a Dio di costruire le Sue opere.
È Dio che compie le opere, la mia e la nostra parte è quella di lasciargliele compiere.
Il Discernimento Francescano offre una modalità estremamente alta e contemporaneamente aperta alla prossimità, che conduce all’Unità e fiorisce nella molteplicità, ne assapora l’Assoluto e lancia nel dinamismo.
- Sr. Tina Ventimiglia, SFP
Pubblicato: 14/10/2013