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Quest’anno l’assemblea generale della famiglia delle Suore Francescane dei Poveri in Senegal si è svolta dal 27 al 30 gennaio. È stata animata da Suor Licia Mazzia, la nostra Ministra Congregazionale, insieme a Suor Anne Claire Kabore e Suor Jacqueline Flavienne Sané, che sono membri del Comitato incaricato di preparare il Capitolo. Erano presenti tutte le suore dell’Area e alcuni Associati/e. Ci siamo concentrati proprio sulla preparazione al prossimo Capitolo Generale e abbiamo usufruito di una ricca condivisione sui temi «Ubuntu, Guarigione e Trasformazione» in relazione con le lettere apostoliche di Papa Francesco, per poter vivere meglio il nostro carisma di fronte alle chiamate dello Spirito Santo nel mondo di oggi.
Prima di tutto Suor Anne Claire e Suor Jacqueline Flavienne ci hanno aiutato, con diversi lavori e simboli, a riconoscere la presenza di Dio in noi e tra noi. Ciò è avvenuto con flessibilità, in spirito di comunione, gioia, pace e accoglienza dell’altro e delle ispirazioni dello Spirito.
Poi Suor Licia ci ha fatto capire l’importanza di accogliere e di vivere il nostro prossimo Capitolo Generale come un tempo di grazie, di comunione, di unità tra noi e con l’umanità povera e sofferente affinché l’opera di Dio continui in noi e attraverso di noi. Qualunque sia infatti la nostra cultura, nazionalità o identità personale, abbiamo acquisito la consapevolezza della nostra interconnessione e delle nostre mutue dipendenze in quanto figlie e figli di Madre Francesca, nella Chiesa e nella comunità di vita. Inoltre, a noi consacrati, chiamati ad essere «esperti in comunione», il nostro carisma dà l’opportunità di sperimentare la guarigione spirituale e umana attraverso l’ideale della fraternità che San Francesco ci ha lasciato, come eredità da vivere effettivamente nelle nostre comunità e ambienti di vita. Un’apertura dei nostri cuori, delle nostre case, il distacco dalle nostre sicurezze, favoriranno la canalizzazione dei doni dello Spirito Santo in favore dell’umanità.
Infine la vita comunitaria, che è un dono meraviglioso di Dio per noi e per Dio stesso, ci aiuterà a realizzare il suo piano d’amore per ognuno di noi e genererà la vita. Per fare ciò, siamo state chiamate ad assumere atteggiamenti come la disponibilità nella carità, l’attenzione reciproca e la correzione fraterna. Dobbiamo chiederci anche se davvero Gesù è il nostro primo amore come ce lo siamo proposte quando abbiamo risposto sì alla chiamata di Dio.
Ecco le impressioni di alcune Suore:
Ritorno in comunità con la consapevolezza della ricchezza della nostra famiglia SFP, che è quella di rivalorizzare la nostra spiritualità e il nostro carisma in preparazione del Capitolo, coinvolgendo tutta la Congregazione, affinché, mano nella mano, cerchiamo di costruire il futuro che appartiene a noi e al mondo. (Sr. Anne Claire Kabore)
Ci sono tante cose buone, ma porto con me questa espressione: «guarire le nostre relazioni». (Sr. Domitilde Manga)
«Disponibilità, carità, verità senza giudicare, ascoltare gli altri, bandire gli atteggiamenti che non ci fanno crescere», ciò richiede attenzione reciproca. Ecco che cosa porto con me da questa assemblea. (Christiane Diedhiou, Novizia)
Le riflessioni e gli impegni presi per il futuro della Congregazione mi sono sembrati molto importanti. (Sr. Elisabetta La Manna)
Sono stata molto colpita dallo svolgimento dell’assemblea. Ho vissuto momenti di comunione, di apertura del cuore e di ispirazione dello Spirito Santo che mi hanno permesso di entrare nei preparativi del Capitolo generale. Porto con me queste parole del Papa: «essere esperti di comunione, uscire da sé stessi, fare della Chiesa casa e scuola di comunione». (Sr. Pélagie Ilboudo)
Torno da questa assemblea con la convinzione che siamo riunite per vivere la carità, e le parole del Papa ci hanno più volte ricordato: «comunione, comunione, comunione». (Sr. Sophie Dioh)
Esprimiamo la nostra gratitudine a tutta la Congregazione per questo momento di grazie e contiamo sempre sull’aiuto di Dio per rispondere alle chiamate dello Spirito e contribuire alla promozione dell’uomo nel cammino verso la santità. Possa rendere più fermi i nostri passi e sorprenderci sempre con le benedizioni. Amen.
Sr. Jacqueline Compaore, sfp
Pubblicato: 09/03/2018
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