Queste sono le esperienze condivise dalle giovani professe delle Suore Francescane dei Poveri del Senegal nel rinnovare i loro voti il 4 ottobre 2020:
In Matteo 22, 1-14, Dio ci invita al suo banchetto di grazie. Il suo invito, lungi dall'essere una chiamata alla buona, ci impegna a pregare e a lavorare per rivestirci di Cristo, del suo pensiero, delle sue parole e dei suoi sentimenti.
Già rivestite di Cristo col battesimo, la nostra missione principale è, per preservare la bellezza di quest’abito e partecipare al banchetto fin da ora, la coerenza della testimonianza e la fedeltà alle nostre promesse. Per questo, abbiamo ricevuto il dono di preziosi incontri sui temi “la stima e la fiducia in se stessi", "comunicazione e relazioni", "la povertà francescana" : per incoraggiarci a prendere il largo.
Le esperienze che condividiamo come giovani professe delle Sfp del Senegal riflettono la profondità delle nostre convinzioni nel rinnovare il sì a seguire Cristo:
Il silenzio, la vita fraterna e l’abbandono totale a Cristo mi sembrano valori da riscoprire nella vita consacrata.
Così, l'invito di Papa Francesco affinché "non ci sia tra noi il terrorismo della maldicenza", è molto eloquente; la parola può essere uno strumento di comunione, ma può anche generare divisione. L'invito per me è quello di imparare a dire parole chiare, sincere e dirette. Ho provato una gioia profonda nel rinnovare il mio "sì" a Dio e voglio, attraverso la mia testimonianza, incarnare meglio il carisma della cura nella mia nuova missione. Suor Pélagie
Lasciar diffondere dalla mia testimonianza il profumo della gioia, della fraternità e della misericordia, vuole essere il mio indossare l'abito nunziale ed essere fedele a Dio.
La mia gratitudine a Gesù, che mi colma l’anima delle delizie del suo banchetto attraverso la sua Parola e il mio rapporto con gli altri/e.
Rinnovo il mio impegno perché mi sento amata da Dio così come sono e la mia esperienza del carisma mi procura profonda pace e gioia. Suor Jacqueline
Ho preso coscienza che avere fiducia in se stessi aumenta l’autostima e favorisce il mio amore per Dio e il prossimo. Anche se i momenti difficili a volte si rivelano insopportabili, sono consapevole che è attraverso le ferite che penetra la luce.
Il mio cammino dietro il Cristo mi ricorda che DIO non è che Amore. Egli ci invita ancora a riporre fiducia in lui e ad essere "UNO" con la congregazione per un nuovo inizio. Suor Genevieve
È stata una grande gioia per me rinnovare i miei voti per la prima volta. Ho compiuto questo passo col desiderio di crescere nell’amore per Dio e i miei fratelli e sorelle, nella vita insieme.
Voglio liberare l'energia di salvezza del Cristo con la mia perseveranza nell'incoraggiare gli altri/e e la mia compassione per la loro povertà nel mio ambiente di vita. Suor Anne Marie
Proprio come la conoscenza e la fiducia in se stessi sono importanti per dei rapporti fraterni aperti, la Povertà evangelica aiuta a ritrovare la libertà del dono di sé e la verità del cuore. È poter dire di fronte al consumismo: "Io non ne ho bisogno", per camminare verso i beni eterni e aprirmi all'altro/a in un atteggiamento di solidarietà. Del resto, ritengo che la comunicazione sia il pilastro dei rapporti umani; fa rima con la discrezione e la verità di relazioni sane e gradevoli agli occhi di Dio. Suor Flavienne
Ritengo che sia importante avere una grande stima di se stessi per accettarsi e poter accogliere l'altro nella sua differenza. Inoltre, San Francesco mi insegna che la povertà che non è volontaria è una sofferenza.
È quindi importante spogliarci totalmente, per non rischiare di appropriarci anche della divina provvidenza.
La condivisione sul tema della comunicazione ha provocato in me il desiderio di continuare a condividere la mia fede con i poveri attraverso il carisma di Madre Francesca. Suor Christiane
Ringraziamo Dio per la sua fedeltà che dà senso alla nostra.
La nostra gratitudine a tutta la Congregazione, ai nostri amici e conoscenti per i molteplici gesti di sostegno.
Le giovani Sfp del Senegal
Pubblicato: 10/12/2020
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