Le suore di Casetta Nova ci accolgono con fare radioso, come solo loro sanno fare. Siamo 8 ragazze provenienti da Roma in su e ci ritroviamo a Casetta Nova dal 24 al 26 novembre per iniziare un percorso insieme.
Cominciamo con un giro di presentazioni. Chi siamo, da dove veniamo, cosa facciamo nella vita, ma soprattutto: perché siamo qui, a Roma, invece di essere a casa a girare per i mercatini di Natale; cosa ci ha portato da queste Suore Francescane dei Poveri, qual è la nostra storia, quale parte della nostra vita stiamo mettendo a nudo affinché essa possa essere trasformata da Dio?
Domande difficili, ti spiazzano un po' al primo impatto. Chi è quella folle che condividerebbe un pezzo della propria vita con delle perfette sconosciute?!
Forse nessuna, ma se non ci lanciamo e non ci mettiamo a nudo, non possiamo essere trasformate da un Dio che chiede semplicemente di aprire una fessura del nostro cuore.
Lo step inizia col video dell'ecografia di una bimba ed il suo battito cardiaco. Rimaniamo in silenzio. Le immagini di quella bambina fanno breccia nel nostro cuore.
Cosa ci dicono? Non siamo frutto del caso: dietro la nostra storia c'è Qualcuno che tesse pazientemente la tela della nostra vita. E delle tessitrici lo diventiamo anche noi, mettendo mano alla nostra storia, costruendo concretamente un telaio.
Una storia colorata da fili neri, rossi, bianchi, verdi, gialli che rappresentano momenti brutti, tristi ma anche belli e pieni gioia.
Un telaio in cui c’è la nostra storia nella quale Dio non ci ha mai lasciate.
Ed è bella così! E poi c’è Ester, la cui radice ebraica significa “nascosta”, protagonista di un libro sapienziale un po’ sui generis, a raccontarci la sua storia. Ester è scelta per salvare il popolo di Israele dallo sterminio, ci mostra come una donna, con i suoi limiti e le sue debolezze, abbia allo stesso tempo una forza inimmaginabile, che la spinge a rischiare la propria stessa vita per adempiere il grandioso compito al quale era stata chiamata.
Dio ha scelto questa donna fragile come strumento di salvezza per Israele, così anche noi, donne di questo tempo, non dobbiamo lasciarci scoraggiare dai problemi della vita, di fronte ai quali ci sembra di venire meno e di non essere in grado di risolvere.
Il "TU SEI VITA"è riecheggiato lungo tutto lo Step, persino durante la ricreazione serale in cui sono cadute tutte le resistenze. Step by step, è uno spazio di ascolto e fiducia reciproci, che lascia in bocca un grazie a Dio, per averci permesso di donarci a vicenda un pezzo di noi stesse e per aver iniziato ad imparare insieme cosa significa davvero, per ognuna di noi, essere donna.
Le Steppiste!
Pubblicato: 03/01/2018